Descrizione
Atti del convegno promosso l’11 dicembre 2019 dalla Porta di Vetro e dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte
Il terrorismo italiano, nella sua duplice colorazione cronologica “nero e rosso” sangue, è l’esempio riuscitissimo di “convergenze parallele” di natura criminale su larga scala – crimini feroci commessi contro persone inermi e innocenti – ai danni del Paese. Tuttavia sarebbe semplicistico e riduttivo spiegarlo nella sua duplicità con il solo codice penale alla mano. Ne deriverebbe la negazione della complessità degli avvenimenti che la stessa memoria storica ha il dovere di riportare a galla, se non vuole rimanere prigioniera di generalizzazioni, luoghi comuni e grette superficialità, con il rischio di offendere e trascinare nell’oblio le stesse vittime e i loro famigliari. E, non meno importante, rendere un pessimo servizio alle nuove generazioni, la cui conoscenza della storia non sempre è sostenuta dai programmi scolastici. Un problema serio e grave che vediamo precipitare come un boomerang nella rete dei social, in cui il falso galleggia spesso a spese del vero, nella quale rimbalzano notizie artefatte e ricostruzioni storiche inverosimili che fomentano campagne di odio innescate principalmente dall’ignoranza. La pandemia da Coronavirus ha reso più che evidente il meccanismo. L’odio con cui si sono formati eserciti di negazionisti e complottisti in qualunque angolo del pianeta è l’abito mentale di un metodo di relazione mirato a distruggere la convivenza civile con la violenza, che usa il rancore per neutralizzare gli anticorpi che la nostra società ha coltivato contro totalitarismi e dittature.
Pubblicazione: 2022
ISBN: 9791280934017
Pagine: 112
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