Descrizione
Con la dichiarazione di guerra del 23 maggio 1915 all’Impero austro-ungarico, l’Italia si trovò ad affrontare una serie di
problemi a sostegno dell’esercito con provvedimenti che ebbero forti ripercussioni sulla popolazione: si apriva infatti anche il fronte interno.
Requisizioni, restrizioni di ogni genere, limitazioni in ogni campo di attività della società civile, segnarono profondamente quegli anni.
Le battaglie e la guerra di posizione causarono feriti, malattie, morti, che avevano un’eco pesante tra i civili, e condussero anche all’esodo, dalle località dei combattimenti, di circa 500.000 profughi verso zone disseminate su tutto il territorio nazionale.
Un ruolo determinante ebbero quindi le Istituzioni centrali e periferiche.
Una serie ininterrotta di decreti, ordinanze, circolari emesse dai ministeri e da questi ai Prefetti e ai Comuni, ci riporta alle dinamiche di quegli anni.
Tra le migliaia di provvedimenti emanati durante la guerra, sono stati colti soprattutto quelli che ebbero un riscontro nella città di Novara la quale, essendo stata dichiarata “territorio in stato di guerra”, fu direttamente interessata a molte disposizioni.
Le abbiamo quindi seguite nella loro quotidianità, con un ordine cronologico che segna l’evolversi incalzante delle normative, senza tuttavia dimenticare il contesto generale in cui queste venivano a porsi e si resta coinvolti da quel mondo di personaggi, un coro di voci alterne, con problemi e sofferenze che bene trapelano tra quelle righe di 100 anni fa rendendoci partecipi di quella Storia.
Pubblicazione: 2016
ISBN: 9788895816883
Pagine: 136
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