riceviamo dagli attenti lettori Manuela Beltramo, Rosalba Bascetta, Anna Maria Ficco, Teresina Rastello e Giovanni Santopolo queste riflessioni in merito al “viaggio” di Camilla:
…Giusy Barbagiovanni, grazie alla sua raffinata cultura artistica, costruisce una fiaba di rara eleganza, ricca di richiami culturali, mantenendosi lontana dagli eccessi e dalle cadute di gusto della odierna letteratura fantasy e regalandoci una pausa in cui lasciar correre la nostra immaginazione, astraendoci per qualche prezioso momento dalla quotidianità e lasciandoci guidare dai sensi, dai colori e dalla loro magia.
dott.ssa Manuela Beltramo, ex docente di Diritto
Ho letto il libro IL VIAGGIO DI CAMILLA. Un libro molto bello!!! Naturalmente ho apprezzato soprattutto le opere, fotografate egregiamente, ma non di meno ho apprezzato il racconto e come è stato scritto con un bello stile che permette di seguire facilmente la storia, con humor e nel contempo il contenuto ha più di un livello di lettura(tra cui anche quello pedagogico….). Complimenti!!! Sei proprio brava ed eclettica. Hai saputo (grazie anche alle tue valide doti) saper scegliere il meglio della vita che secondo me è l’Arte!
dott.ssa Rosalba Bascetta, ex docente della Scuola per l’Infanzia
Leggendo il libro “Il viaggio di Camilla”si è trasportati con la protagonista, Camilla, in un viaggio iniziatico sull’onda di un volo metaforico nel mondo delle “idee artistiche” e della creatività. Un mondo nuovo, che appare sorprendente, aurorale, fantastico, ma anche, al tempo stesso, confortante e rigenerante perchè ammicca al bambino dentro di noi, sempre desideroso di restituire colore, novità e trasparenza alla grigia opacità del vivere quotidiano. Ma la scrittura dell’autrice non è solo volo trasognato è anche ritorno alla meraviglia originaria, al sogno che progetta, che inventa e così trasforma il reale esprimendo la più alta specificità di noi umani : la possibilità di pensare altrimenti, di immaginare qualcosa che non c’è, perlomeno all’apparenza… Lettura, quindi, anche spirituale, perchè ci ispira trascendenza dall’ordinario e dal visibile aprendoci all’arte e l’arte ci rivela a noi stessi, ci invita all’espressione del “buon demone” presente dentro di noi per trovare l’eudaimonia, la felicità così come la concepivano gli antichi greci, non trastullo edonistico o benessere solipsistico, ma intenso lavoro su di sé, lavoro da artigiano, da artista…
dott.ssa Anna Maria Ficco, consulente filosofico
È stata veramente piacevole la lettura del nuovo libro di Giusy Barbagiovanni “ Il viaggio di Camilla”. È stato un tuffo in un mondo altro che mi ha regalato un pieno di serenità e di bellezza. Del libro apprezzato oltre la storia e il testo, scritto in maniera eccellente, le seguenti peculiarità:
- i caratteri grandi delle lettere che mi hanno consentito una lettura senza sforzo per la vista
- il formato originale rispetto al solito
- la grafica accattivante con le belle lettere iniziali (capilettera)
- le bellissime fotografie che, ritraendo le splendide opere dell’artista su sfondo nero, ne esaltano la bellezza.
Mi permetto un suggerimento: perché non pensare ad una versione cinematografica della bellissima fiaba, in un film di animazione? Credo che potrebbe venirne fuori un ottimo lavoro! Ancora complimenti!
dott.ssa Teresina Rastello, ex docente di educazione fisica
Ho letto con vero piacere la favola: “Il viaggio di Camilla” è una miriade di colori, di figure fantastiche, di sfumature e giochi d’ombra che si intrecciano continuamente tra loro dando luogo a scenografie meravigliose. Ci si resta incantati come un bambino di fronte ad uno spettacolo pirotecnico.
dott. Giovanni Santopolo, medico specialista in medicina nucleare – 17-07-2019