Renzo Suriani e il suo romanzo scientifico su “La Valsusa”
Spazio alla presentazione del libro di Renzo Suriani a Condove, tra sanità ed ironia.
Spazio alla presentazione del libro di Renzo Suriani a Condove, tra sanità ed ironia.
Una mattinata dedicata a riflessioni partecipate e condivise sui conflitti internazionali e sulla loro ricaduta sui civili e sull’economia.
Il lungo filo della sofferenza. Le conseguenze delle guerre sulla popolazione civile: la Shoah, il conflitto dell’ex Jugoslavia, le guerre moderne.
E’ stato un esercizio importante trovare gli elementi comuni a tutte le guerre, per evidenziare che le prime vittime dei conflitti sono proprio le persone più deboli e la popolazione civile in genere, vittima di violenza indiscriminata. Può questo essere un dato per molti drammaticamente ritenuto scontato. Chi ha possibilità economica, ha la migliore possibilità di reagire e salvarsi potreste pensare ma non è così, o comunque nella diversità di classe che è presente anche in un conflitto, non così come crediamo.
La sofferenza si concretizza nella perdita della vita, fisica e nelle cose nelle quali essa è presente: famiglia, lavoro, affetti, dignità. Che si testimonia nelle grandi diaspore, nelle fughe dalla propria terra per provare a mettere in salvo sé stessi e poche cose. Non più di cinque giorni fa abbiamo celebrato la giornata del ricordo, ricordando gli infoibati di Istria e Dalmazia.
E’ un brutto film di dolore che si ripete, a ogni conflitto che esso sia eclatante o che non se ne abbia notizia.
Hanno partecipato Fulvio Abbracciavento, presidente dell’associazione culturale/compagnia teatrale “Lontani dal centro”, coautore della grafic novel “Il flebile filo della memoria” (Impremix edizioni) sulla Shoah, illustrato da Alessia Atzori che era presente all’incontro.
Alessandro Cerutti, autore del romanzo “Come l’acqua di Sebilj” (Impremix edizioni), sui campi profughi della ex Jugoslavia.
Mauro Occhi, Direttore di Distretto Sanitario ASL AT consulente in Drug Management e TB Program Management con esperienza in oltre 25 paesi per l’OMS.
abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo:
Buonasera,
Vi scrivo in merito al libro “anguille e smeraldi” di Luisella Vantellino.
Non Vi nascondo di conoscere Luisella e non Vi nascondo neppure che le poesie non sono tra le mie letture preferite, ma queste sono veramente splendide, fanno riflettere. La divisione in argomenti (Cuori-Natura…), scrivere sul bordo da un lato il nome dell’autrice e dall’altro l’argomento, insomma l’impaginazione tutta è veramente bella.
Vorrei quindi esprimere all’Editore, come ho già fatto con Luisella, le mie congratulazioni per l’ottimo lavoro svolto.Cordialmente
Patrizia Rocchetto
Poesie brevi che raccontano emozioni e sentimenti con un linguaggio semplice ed essenziale. Sono poesie che coinvolgono il lettore facendo emergere la necessità di tirare fuori ciò che ci affligge, di rendere vivo il dolore, di prenderne coscienza per poi superarlo ed arrivare ad amare la vita in ogni sua manifestazione.
Le mie preferite: Anguille e Smeraldi, Melograno Ricordo, Natura, Specchio, Autoritratto, Notte, Lacrime, Europa, Migranti, Spirito.
Ho trovato la veste grafica curata ed elegante in ogni dettaglio.
La copertina, quasi un acquarello, con la figura di donna che sembra voler invitare il lettore ad immergersi con lei e ad intraprendere un viaggio all’interno del proprio sé.Miriam Morgia
Più di una raccolta di poesie: si trovano, e si avvertono, emozioni pure di amore, rabbia, gioia e sofferenza.
Un modo per rielaborare anche il proprio sentire.
Una lettura piacevole.
La mia preferita a pag 90Daniela Pollato
Opera di grande sensibilità e grazia.
I testi, frutto della ricerca di un linguaggio scarnificato e ridotto alla nudità estrema, variano dai temi familiari a temi esistenziali che rilasciano un ordito di sensazioni ed emozioni descritte con la lingua dei poeti.Una raccolta che si lascia leggere con attenzione e che trasmette calma e pace interiore.Walter Cannelloni
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