10-06-2018 Giusy Barbagiovanni

riceviamo l’interesante contributo di Patrizia Beck, donna dagli innumerevoli e molteplici interessi:

Nel libro di Giusy “…una vita tra le figure animate “ ho ritrovato tutte le Sue passioni: l’arte, la scenografia, le marionette, i miti, la lirica, l’India, la Sicilia, la ceramica, la stoffa, l’insegnamento, il teatro ed altro e tutto in lei emana: passione, conoscenza approfondita delle materie, creatività, sogno; l’essere una vera artista mai paga di scoprire, studiare, sperimentare; la scrittrice attenta ed entusiasta nel poter esprimere ciò che l’anima ha catturato e regalarlo a sua volta al pubblico attraverso le sue opere.
Voglio così poterla ringraziare per questo suo libro e grazie per aver mostrato tutte queste parti meravigliose di Lei.
C’è una foto che riprende Giusy nel 1989 mentre scolpisce la marionetta durante l’atelier di Kuruma Ningyo, il suo volto, il suo impegno, la postura attenta ed elastica, la sua concentrazione questo è, in parte, il metro che misura la sua serietà nel lavoro, da sempre; il colore, il sogno e il gioco, l’incanto, sono le sue doti magiche con cui sa “condire” le sue opere e la sua vita.
Grazie Giusy 
Patrizia  Beck

22-05-2018 Giusy Barbagiovanni

riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento della dottoressa Maria Carla Prette, autrice di numerosi testi di educazione artistica:

“Il libro di Giusy Barbagiovanni é stupefacente per la ricchezza e l’originalità dei contenuti. Una lettura non solo gradevole, ma istruttiva, perché ci trasporta in una dimensione della creatività umana raramente esplorata”.
                   Maria Carla Prette

14-05-2018 Rocco Campochiaro

Dal “Corriere” pagine di Torino dedicate al Salone del Libro…

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02-05-2018 Giuseppe Giordano

Riceviamo da un attento lettore e volentieri pubblichiamo integralmente:

“Un libro che è un saggio, un insieme di storie, una duplice raccolta di poesie (scritte in due distinti momenti della vita dell’anziano autore, come Giordano stesso si definisce). Ma non solo, Il risveglio del demone è anche un diario, un dialogo aperto dell’autore con i lettori e con se stesso, è una testimonianza, è un percorso nella storia culturale e sociale che parte dagli anni Sessanta del XX secolo per giungere ai giorni nostri.

A scandire e unire il tempo ci pensano i nomi degli autori e della autrici citati e gli argomenti che si inseguono tra dotte citazioni, pensieri in libertà e riflessioni su ciò che era l’altro ieri ed è ancora oggi (tutto così uguale – tutto così diverso).

Va specificato che a fondere insieme le varie parti non c’è solo la maestria di Giuseppe Giordano, c’è il demone, lo spirito guida che riporta a Allen Ginsberg e Alda Merini, a Socrate e Platone, a Teeteto, Glaucone e Alice (sì proprio lei quella del Paese delle meraviglie e forse ancora di più quella del Dietro lo specchio – o meglio di Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò) e a Galileo Galilei (ma di già che si parla di stelle l’autore non si dimentica di Samantha Cristoforetti l’AstroSamantha di cui l’Italia di oggi mena vanto e che l’immagine viva del presente).

La poesia e le poesie diventano il tramite per una riflessione universale che ha come protagonista la vita stessa, raccontata unendo eventi culturali, testimonianze, scene di vita, ricordi lontani e vicini.

Filosofi, poeti, scienziati e letterati e le parti in prosa (quasi saggi storici) fanno da tramite tra le poesie di ieri che parlano di follia, che vogliono essere uno spettacolo teatrale, che riprendono i versi di un antico poemetto per raccontare il Processo a una strega (questo per quel che riguarda il passato ritrovato) e le poesie di oggi che diventano elegie e aforismi. Il tutto unito sì in un’unica sinfonia, che però è ricca di miriadi di sfumature e che quindi sa rinnovarsi ad ogni pagina percorsa.

Parole che si presentano, che cercano la provocazione, che invitano a essere lette per essere capite.

Ma tanti altri sono i momenti e gli autori/autrici evocati dalla forza del demone (in greco antico δαίμων, traslato in dáimōn, cioè “essere divino”) che ha la facoltà di generare ricordi e trasmetterli attraverso le parole che in questo libro scorrono in prosa e versi, in un prima, un durante e un qui e ora.

Davvero l’anima, il soffio vitale della memoria e dell’immaginazione, compie bene il suo lavoro e si bea ( e fa beare chi legge) di suoni e immagini che ci raccontano la vita nella sua bellezza e nel suo orrore (due facce dello stesso stupore).

La commedia narrata si chiude con brevi aforismi, ma il demone lascia aperta la strada ad altri percorsi, che in parte ha già narrato in altri libri e ci dice che ancora molto c’è da scoprire.

Il cerchio non si chiude, altre storie ci aspettano”.

Edgardo Rossi

27-04-2018 Rocco Campochiaro

Interessante articolo a firma Mariolina Notargiacomo nelle pagine culturali de  “La Nuova del Sud” in occasione della presentazione,a Potenza, del libro di Rocco…

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18-04-2018 Sante Bajardi

Sul numero 1/2018 di Promozione e salute, l’intervento dell’onorevole Andrea Giorgis che ha curato la prefazione del volume.

16-03-2018 Rosanna Caraci

Su “Luna Nuova” del 16 marzo, l’annuncio della partecipazione di Bianca alla manifestazione Corricollegno…

16-03-2018 Cinzia Morone

L’annuncio della manifestazione su Luna Nuova…

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