04 gennaio 2020 – Roberto Magri

dalla pagina FB di Roberto Magri, Silvana Cimieri ci invia questo interessante contributo:

Mi mancano poche pagine alla fine del romanzo/biografia di Roberto Magri, “Le radici del mio essere”. Solitamente noiose le biografie, non questa. La leggi senza alcuna noia, con la sensazione di stare all’aria aperta, seduti magari su un masso di montagna in una giornata di sole a sentire parole semplici che come in un puzzle compongono non solo la sua, ma più vite a lui care, senza le quali non esisterebbe la propria. A Roberto oggi ho avuto modo, d’impulso, come mio solito fare, dirgli che il suo racconto mi riportava ad un altro romanzo letto una settimana fa: “Sotto la stella d”autunno” di un autore norvegese, nato 100 anni prima di lui (esattamente 101) , tale Knut Hamsun. Roberto mi ha chiesto il perché, e la mia risposta semplicemente è stata che la sua scrittura sembrava d’altri tempi. Ora nella tranquillità del mio divano, ripensando al motivo, rivedo in entrambi il conflitto interiore e ricerca di realizzazione e cosa più importante è che la natura per loro è condizione necessaria alla vita. Il rapporto con la montagna per Roberto è essenziale. Ed è il titolo stesso della biografia con la parola radici ad annunciarlo. Consiglio la lettura di entrambi naturalmente. Buona lettura

12 dicembre 2019 – Bruno Pittatore

La storia di Bruno Pittatore dalle Langhe alla Torino industriale

in Cosa succede in città

Bruno Pittatore

L’evento è promosso dall’Istituto Gramsci e dalla Fondazione Vera Nocentini. Dopo l’introduzizone di Gianguido Passoni e i saluti di Marcella Filippa, interverranno con l’autore – moderati dal giornalista della Rai Stefano Tallia – Enrico Galimberti ed Ettore Durbiano. L’autore, raccontandosi in questo libro intervista accompagna il lettore attraverso il “secolo breve” fino a lambire gli eventi più recenti della storia del nostro paese. È la vicenda di un militante comunista del tutto originale, che ha iniziato il suo percorso come operaio, terminando come imprenditore. Un uomo che ha potuto osservare la politica da diverse angolazioni restando sempre dalla stessa parte. Nato nel settembre del 1928 a Barolo, nelle Langhe, figlio di mezzadri Pittatore durante la guerra partigiana, conosce i capi della Resistenza nelle Langhe. Giovanissimo iscritto alla Federazione Giovanile Comunista Italiana, nei primi anni Cinquanta ne diventa un attivo militante e, dopo il licenziamento dalla FIAT Materiale Ferroviario per motivi politici-sindacali, funzionario con incarichi in varie parti d’Italia. Tornato a Torino, nel 1959 diventa segretario della 13a sezione PCI (Oltrepò) e pochi anni dopo della 9a (Barriera di Milano). In quegli stessi anni intraprende l’attività in proprio e, da piccolo imprenditore prima e da dirigente d’azienda poi, viaggia nei Paesi del blocco comunista, fa parte della commissione “Ceti medi” del PDS e fonda il circolo culturale “Efesto”, luoghi di confronto sui temi dell’economia e del lavoro negli anni della transizione dal PCI al PDS ai DS. Tutt’ora attivo, non manca di partecipare alla vità sociale e politica torinese, frequentando la sede provinciale del PD di via Masserano.

M.Tr.

04 dicembre 2019 – Caterina Catalano

Ampio servizio su Buongiorno Regione https://www.facebook.com/CercandoFabrizio/videos/448746392718381/ per la premiazione del concorso letterario”Caro Fabrizio ti racconto un sogno” e la presentazione del libro di Caterina Catalano

07 novembre 2019 – Sebastiana Fortuna Buscemi

Dal blog della nostra valente editor Maria Teresa Carpegna

http://mariateresacarpegna.blogspot.com/2019/10/sebastiana-fortuna-buscemi-piedi-nudi.html

21 ottobre 2019 – Luca Martinengo

riceviamo, da A.C., questo breve commento, che volentieri pubblichiamo:

“Ho letto con piacere le 18 composizioni ammirando, forse anche con una punta d’invidia, data la grande differenza d’età che intercorre fra me e lo scrittore, la sua irruenza giovanile di mescolare diversi caratteri letterali. Definire questi brani letteratura, o psico-filosofia, oppure poesia narrante o raccontata, poesia in versi o in prosa, è un dilemma (almeno per me). Taluni pezzi li ho riletti perché il ritmo, dato dalla rima baciata, mi creava il contenuto divertente e brioso. Altri li ho riletti perché misurati in forma cromatica potevano suscitarmi passaggi paragonabili a sciabolate di colore o forti dissonanze tonali. Se dovessi concretizzare questa forma letterario-poetica in qualcosa di oggetivo-concreto, disporrei su un telaio fili fini, sottilissimi, oppure grossolani, con diverse nodosità, ovviamente molto colorati  e proverei a creare uno scialle, o una sciarpa per esempio”.

A.C.

21 ottobre 2019 Giusy Barbagiovanni

Letture e impressioni “Dall’Alpi alle Piramidi”… con piacere pubblichiamo quella dell’attore e regista teatrale,  Mimmo Cuticchio

Cara Giusy,

finalmente tra un viaggio e l’altro sono riuscito a leggere il tuo “… una vita tra le figure animate”. Mi hai preso per mano, e passo dopo passo fatto vedere il vissuto artistico e poetico della tua vita, grazie.

Ancora grazie per aver ricordato il nostro incontro artistico a Palermo dove si evince la nostra antica amicizia È stato bello sentire parlare di tuo padre che io ho conosciuto e ricordo sempre con simpatia, e di tua sorella Mariuccia, anche lei amica sincera. 

Spero che il tuo libro lo leggano in tanti, specie gli amici del Teatro di figura, io lo consiglierò.

 Mimmo Cuticchio, puparo, oprante, cuntista, attore e regista

Associazione figli d’arte Cuticchio  – Palermo,  5/9/2019

16 ottobre 2019 – Giusy Barbagiovanni

È bello quando un libro continua a essere letto parecchi mesi dopo la sua pubblicazione. E ancora più bello quando suscita emozioni e la voglia di condividerle con l’autore e eventuali altri lettori:

A GIUSY

Brava, bravissima.
Dopo aver letto il tuo libro, oltre ad ammirarti e stimarti ti conosco un po’ più di prima.
La tua vita è stata splendida e lo sarà per sempre….
Augurandoti un mondo di bene, ti dico resta sempre te stessa quale sei.

Con affetto
Giusy Trusso Forgia

22-07-2019 Claudia Murabito

resoconto della presentazione alla libreria Mondadori di Rivoli su Luna nuova 

23-05-2019 Dominis

Interessante recensione-intervista sul periodico Grugliasco15

 

18-05-2019 Rosanna Caraci

Dal professor Edgardo Rossi, eclettico autore di saggi e romanzi, riceviamo questo contributo:

La fame di Bianca Neve

Romanzo di Rosanna Caraci

Impremix Edizioni Visual Grafika

Rosanna Caraci ci racconta una storia dura, senza finzioni, senza illusioni o speranze.

La protagonista è una giovane donna: Bianca Neve. Così si chiama o meglio così l’hanno chiamata i suoi genitori quasi creando nella combinazione che deriva dall’unione del nome con il cognome i presupposti delle difficoltà che la bambina, poi ragazza e poi donna dovrà affrontare.

Bianca convive con due voci (Ana e Mia, due disturbi gravi dell’alimentazione: anoressia e bulimia, disturbi che nascono dall’anima e che non sono facili da vincere, che non hanno pietà per chi cade in loro possesso) che sono il suo dramma, due voci che la comandano, che la inquietano, che non le permettono di vivere una vita normale.

Bianca sogna, desidera, chiede aiuto, ma non sa aiutarsi e non riescono ad aiutarla neanche chi vive con lei, neanche lo psicologo che la sta curando, neanche la sua amica che pure la accoglie e neppure l’uomo con cui convive. E lei non sa accogliere gli aiuti, testardamente rifiuta di cambiare, di provare ad uscire dal labirinto in cui è imprigionata.

Una forza terribile la trascina verso il fondo di un abisso da cui lei non riesce risalire, da cui lei non sa uscire e da cui non può scappare. Un buco nero l’attira e lei sembra capace di una sola cosa, farsi del male e contemporaneamente trasmettere questo male di vivere a chiunque entri in contatto con lei.

Rosanna Caraci ci narra una storia che è comune, più di quanto si pensi, lo fa non cercando commozione o commiserazione ma presentando Bianca per quello che è. Sceglie di informare, di far vedere che non ci sono vie d’uscita facili da percorrere. L’unica strada è la conoscenza, l’essere informati, il coraggio di vedere il problema per quello che è, e metterci tanta voglia di capire, soprattutto quando sembra impossibile trovare una ragione che possa sconfiggere un martirio che è peggio di una condanna.

Un libro scritto per portare il lettore nel mondo di Bianca, per toccare con i sensi quale dolore comporti, un libro da leggere e da meditare, uno strumento utile per capire.

Edgardo Rossi