Eleonora Landi

Eleonora Landi, classe 2002, nasce a Brescia per poi trasferirsi nel paesino natale della madre nel sud Italia. A 13 anni si ammala, ma nessun medico sa cosa abbia. Riceverà la diagnosi di Sindrome di Behçet solamente all’età di 21 anni. Per anni prova tante cure e cambia tanti ospedali, incontrando tante persone con storie particolari.
In uno dei tanti ricoveri ospedalieri, presa dalla monotonia, decide di installare musical.ly (ad oggi TikTok). Comincia a condividere la sua quotidianità con ironia coinvolgendo anche sua madre, conquistando il cuore delle persone per il loro bel rapporto.

Giuseppe De Michele

Giuseppe De Michele, per tutti Pino, schietto figlio della Lucania, è nato a San Giorgio Lucano, nel Parco del Pollino, il 15/1/’48. Da fanciullo sbarazzino, sotto la guida di un padre affettuoso ma rigoroso, ha faticato non poco per lasciare le radici lucane, e gli amici dei primi anni di scuola. Dopo l’approdo traumatico a Torino e gli studi regolari presso un Istituto salesiano, il successivo rientro al Sud e il conseguimento del diploma di geometra, il servizio militare forgia il suo carattere. Il ritorno a Torino e il lavoro nei cantieri del padre stabilizza i suoi progetti da imprenditore, fino a renderlo autonomo e a sposarsi ventiquattrenne con Anna Maria, docente di Lettere. Per migliorare professionalità e posizione sociale riprenderà anche gli studi alla Facoltà di Architettura di Torino.
Troverà la sua strada nel campo dell’edilizia privata e pubblica, partecipando con le sue due imprese ad appalti con numerosi Enti, amministrazioni pubbliche e Ministeri, sfiorando un mondo di committenze e subornazioni dalle quali non si lascerà corrompere.Gli Anni ’80 e ’90 vedranno l’imprenditore Pino impegnarsi nelle attività di rappresentanza della CNA, fino a diventare Vicepresidente nazionale della Federazione degli Edili e ricoprendo, dal 2008 al 2011, il ruolo di Vicepresidente del settore Lavori Pubblici nel Collegio dei Costruttori di Torino e provincia. Contemporaneamente, rileva il disfacimento della Prima Repubblica, sotto i colpi delle varie Procure.
Le speranze di Pino per una Italia più onesta lo convincono, alla fine degli Anni ’80, ad entrare nell’agone politico con la sua associazione “Alleanza dei Democratici”, che si ripromette di creare spazi di democrazia raccogliendo contributi culturali e progettuali tra i protagonisti della sinistra socialdemocratica e il centro liberaldemocratico.
Dagli Anni ‘90 per un trentennio Pino, prima come Coordinatore cittadino di Italia dei Valori, in seguito Segretario provinciale de “i Democratici” e poi della “Margherita”, cercherà di allevare speranze in uomini e donne provenienti dalla società civile, a sostegno delle forze sane del Paese per il governo delle città, delle Province, delle Regioni e per la nostra rappresentanza in Parlamento. Questo libro è il resoconto della sua vita spesa nella politica e per la politica, da lasciare in eredità ai giovani che oggi non si appassionano più alla res publica.

Mario Abrate

Mario Abrate, che vive a Torino, è nato a Milano nel 1956. Ha lavorato per quasi quarant’anni per il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia, prima come assistente sociale e poi, nei suoi ultimi quindici anni di attività, come direttore. È consulente e mediatore familiare sistemico-relazionale. Ha diretto, nell’ordine, l’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Torino, l’Istituto Penale per i Minorenni di Pontremoli, l’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Milano e nuovamente l’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Torino.

Nel 2008 ha fondato, insieme ad altri appassionati, l’associazione culturale “Amici di Italia ’61”. Cura inoltre il sito internet www.italia61.org e il gruppo Facebook “Esposizione Italia ’61”.

 

Pietro Capuzzimati

Pietro Capuzzimati è nato a Faggiano (Taranto) il 24 marzo 1937. Ha frequentato il liceo classico “Archita” di Taranto. Trasferitosi a Torino, si è laureato nella locale Università in Lettere Moderne con una tesi su “Aspetti della politica parlamentare dell’estrema sinistra dal 1882 al 1887” con il professore Alessandro Galante Garrone.
A Torino, per mantenersi agli studi, ha esercitato diversi mestieri: manovale generico, agente assicurativo, piazzista di attrezzature mediche, sguattero-cameriere alla mensa operaia della Riv, direttore di collegio e, finalmente, insegnante di Lettere nelle scuole medie.
Appassionato di musica, ha insegnato flauto dolce nei corsi di aggiornamento musicale durante la prima giunta Novelli. Ha pubblicato un libro di memorie, “I viaggi della rondine” con l’editore Antonio Dellisanti nel 2019.

Mirko Cianci

Mirko Cianci coniuga da sempre scritti e disegni, spaziando da studi etnografici alla poesia al racconto fantastico. Ha al suo attivo una ventina di titoli sugli argomenti suddetti. A tutt’oggi ha realizzato una raccolta di oltre 3000 disegni sulle culture alpine, valdostana in particolare. Tiene conferenze sul simbolismo ermetico, sul folklore, sulle religioni popolari, sui culti litici e, ovviamente, su fantasmi e vampiri. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali sulle incisioni rupestri.

Donato De Palma

Donato DE PALMA nasce a Pago Veiano (BN) il 19 Ottobre 1935 da una famiglia contadina. Da giovane svolge lavori da contadino. Si sposa nel 1959 e diviene padre di cinque figli. Emigra in Germania e in Svizzera. Ritorna in Italia e nel giugno del 1966 trova impiego presso un’impresa edilizia poi, nella primavera del 1967, riceve una lettera dalla FIAT che lo invita a presentarsi a Torino per essere assunto. Viene destinato allo stabilimento FIAT Lingotto, dove lavora fino al luglio del 1981, quando viene chiuso lo stabilimento. Messo in cassa integrazione per più di cinque anni, rientra nello Stabilimento di Mirafiori il 9 dicembre 1986 e vi lavora fino al 31 luglio 1997. Dall’agosto 1997 è in pensione e vive a Torino, dove risiede dal 1968. Per oltre dieci anni, dal 1985 al 1997, è impegnato anche delle Istituzioni della Città, eletto per tre legislature Consigliere nella Circoscrizione 5 di Torino. Da pensionato comincia a seguire gli eventi culturali e frequenta per diversi anni l’Università Popolare di Torino.. È autore di due libri di poesie pubblicati nel 2011 e nel 2017. Questa è la terza raccolta. Con modestia e fiducia nel futuro pensa di poter scrivere altre poesie.
La sua storia è raccontata dallo scrittore Salvatore Tripodi nel libro Mi hanno mandato lontano. Storia operaia alla Fiat Lingotto, Editore Bonanno, Roma 2015.

Sarah Barbuto

Sarah Barbuto, nata a Roma il 23/12/1977, imprenditrice ventennale nel settore dell’ artigianato a contatto con le donne e i loro racconti con cui scambia esperienze e confidenze intime volte al ragionamento esistenziale. Riversa il concetto di famiglia nelle relazioni che tesse da 30 anni con la clientela con cui condivide se stessa ma la sua inclinazione alla conoscenza di sé inizia già da quando era una ragazzina, quando alcune esperienze vissute suscitano in lei la voglia di conoscersi più a fondo. Solo in seguito, e grazie ad un percorso personale, si dedica all’approfondimento di alcuni aspetti psico-emotivi, contattando la propria creatività attraverso la scrittura ed il disegno. Si mette a nudo dei suoi drammi e delle sue percezioni, condivide con generosità ogni dolore in un’ascesa letteraria in cui le figure retoriche non mancano al sostegno delle sue descrizioni più caratterizzanti. Dona la propria sofferenza ed il sollievo ad essa, gli spunti di riflessione ed i traguardi della propria evoluzione interiore, nonché l’amore che non ha mai smesso di provare per le persone e la vita in sé al lettore che, leggendo, saprà leggere se stesso.

Marco Testasecca

Vive e lavora a Roma, dove è nato nel 1962. Per vivere, dipinge, disegna, suona la chitarra, scrive canzoni, poesie e testi teatrali. Ogni sua attività è il risultato di un costante impegno comunicativo verso gli esseri umani e di un approccio sciamanico all’Universo. Nel tempo dedicato alla sopravvivenza si occupa di salute e sicurezza sul lavoro, ergonomia, formazione. Grazie alle dinamiche quotidiane ha modo anche di sognare sé stesso interagendo e migliorando la percezione delle persone, partecipando con tutto il suo essere alle loro storie di vita, alla loro realtà interiore e ai loro sogni.

Mario Musca

Nasce il 24 luglio del 1986 a Galatina e trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Sannicola, piccolo paese del Salento. Nel 2005 si iscrive alla facoltà di Lettere Moderne dell’Università del Salento, conseguendo la laurea triennale e magistrale nel 2010. Trasferito in Brianza dal 2013, vince il concorso ordinario nel 2016. Attualmente è insegnante presso una scuola media di Desio, dove vive.
Di recente ha realizzato una pubblicazione con la casa editrice Pulcinoelefante.

Gianluca Grossi

Insegna scienze nei licei del vimercatese. Da anni si occupa di “narrativa locale”, sfruttando trame minimaliste per raccontare gli usi e i costumi dei brianzoli a cavallo fra il Ventesimo e il Ventunesimo secolo. Ha pubblicato i seguenti romanzi, tutti ambientati in Brianza: Laila (Il Rio), Il sangue nero degli zingari (Officine Gutenberg), Ferragosto, La legge di Mirko, La ballata dei fuochi fatui (Artetetra), La Cavallera (Robin). La panettiera di Vimercate è il primo romanzo realizzato per Impremix Edizioni. 

Daniele Caprio

È nato a Pistoia il 12.07.1979, città dove attualmente vive e lavora. È insegnante e avvocato.
È autore delle raccolte di racconti “Le verità nascoste” (Giraldi 2019), “Il treno di Paolo (Porto Seguro 2020), “I pesci scrittori” (self publishing 2020), tutte con un taglio surreale. Ha curato la raccolta di racconti scritta dai ragazzi e dalle ragazze delle scuole superiori dal titolo “Come un foglio bianco stropicciato” (Porto Seguro 2022). È arrivato finalista al Premio Saverio Tutino 2023, che si svolge tutti gli anni a Pieve Santo Stefano presso l’Archivio diaristico nazionale.
Daniele Caprio, oltre alla scrittura, coltiva la passione per la pittura, con opere astratte e gestuali, per cui nell’autore scrittura e pittura vanno di pari passo, si alimentano a vicenda, l’una è complementare all’altra.

Carlo Pognante

Classe 1948, sanganese di nascita e giavenese di residenza.
Dopo una vita occupata nella progettazione architettonica, si è dedicato ad una delle sue passioni, che lo ha portato a pubblicare due racconti; il primo “Ortensia Rosa Mambroni” a cui ha fatto seguito “La Gilda”. Il “Tango del Partigiano” è il suo terzo lavoro ed in cantiere ve ne sono già altri. È inoltre autore di “Mille Aerei in Mille Giorni”, “Storie di Uomini e Motori in Piemonte nel primo ’900” ed “A Turin as vola”, questi ultimi sulla storia dell’Aeronautica in Piemonte.