Evelina Lazzarin

Nata a Chiavari il 18 marzo 1960, vive la poesia come un percorso sacro e ispirato, un viaggio verso il senso profondo dell’esistenza. Laureata in Lettere Moderne nel 1985 con Edoardo Sanguineti, è docente di ruolo dal 1987, attualmente al Liceo delle Scienze applicate Giulio Natta di Sestri Levante. Affascinata da miti, simboli e testi sacri, attinge alla tradizione per far risuonare, nei suoi versi, le domande essenziali sull’essere umano. La sua raccolta Sintropia Alchemica invita a riscoprire la poesia come sentiero di ricerca interiore e dialogo con l’antica sapienza. Da anni tiene conferenze su poesia, letteratura, miti e tradizioni arcaiche, offrendo un’esperienza coinvolgente. Counselor diplomata, ha guidato uno sportello di ascolto per gli studenti, ispirata da una sincera passione per la relazione umana. Ama citare Majakovskij: “nell’anima non ho un solo capello bianco”, poiché i giovani sono per lei un “elisir di lunga vita”.

Francesco De Palo

Nasce a Ferno (VA) nel 1961. Ha lavorato una vita sui treni, guidandoli e appassionandosene.
Nel tempo libero si è sempre dedicato all’attività politica e per dieci anni è stato anche consigliere comunale a Cassano Magnago.
Francesco coltiva anche la passione per la corsa: ha disputato una ventina di maratone in Italia e all’estero conquistando nel 2019 il titolo di campione regionale lombardo di categoria.
È volontario del “Progetto Scuola Ferrovia” del Dopolavoro Ferroviario di Gallarate che lo porta a incontrare alunni dai cinque anni in su per parlare loro di treni e di vandalismo sui treni e nelle stazioni.
“Vittima finale” è l’ultimo capitolo di una trilogia che comprende “Vittima perfetta” (premiato nel 2022 a Lerici da “Percorsi letterari dal golfo dei poeti di Shelley e Byron”) e “Doppia vittima”: tre gialli in cui il commissario Vito Tarantino e la sua Banda sono i protagonisti di tre diverse storie che si possono leggere indipendentemente una dall’altra.

Danilo Fornasieri

Danilo Fornasieri è nato a Torino nel 1964. Imprenditore nel campo dei servizi informatici, appassionato da sempre di montagna, ricercatore e collezionista di minerali, amante dei viaggi nel deserto e di tutte le attività a contatto con la natura, spende il suo tempo tra il lavoro e le sue passioni.
Nell’anno del suo sessantesimo compleanno, ha deciso di pubblicare un romanzo ispirato al tema dell’avidità umana, che annichilisce lo spirito, che può portare a comportamenti delittuosi come la corruzione e la truffa e, ancor peggio, a tradire l’amicizia.

Alessio Sillo

Alessio Sillo (Rivoli, 1978) è laureato in Biotecnologie ed è dottore di ricerca in Immunologia e Biologia cellulare. Da tredici anni è docente di Scienze naturali nelle scuole secondarie di II grado, di ruolo dal 2018 presso il Liceo Darwin di Rivoli.
Ha sempre considerato la conoscenza del contesto storico-culturale di una scuola un elemento fondamentale per la sua identità e per il posizionamento della scala valoriale educativa della popolazione scolastica che la abita.
Questa è la sua prima pubblicazione non scientifica.

Gabriele “Rapanello” Cattarin

Gabriele Cattarin nasce in Svizzera, a St. Gallent, nel 1968, da papà italiano e mamma spagnola. Un fratello e una sorella più piccoli. Per tutta l’infanzia i viaggi sono stati all’ordine del giorno, misurarsi con diverse culture è sempre stato normale, soprattutto nel misurarsi con il cibo.
A 14 anni il primo lavoro estivo come commis di cucina in un rinomato ristorante del Varesotto e nello stesso tempo la scuola alberghiera. Al compimento dei 50 anni la svolta. Una piccola passione per Youtube, qualche coincidenza astrale, o il caso, lo portano a pubblicare qualche ricetta nei social, e nasce Rapanello, un canale social dedicato a ricette casalinghe per cercare di aiutare chi cerca ricette di cucina semplici con un occhio di riguardo anche (ma non troppo) alla parte salutista. Questa scelta di cambiare lavoro ha coinvolto anche la moglie, Beatrice, che funge da regista.
Il motto di Gabriele è “semplicità ad ogni costo”, con gli anni bisogna togliere, non aggiungere. Ecco dunque il suo primo libro dedicato a ricette semplici, modificabili, interpretabili, libere, ricette senza paura di sbagliare.

Cristina Camorani

Mi chiamo Cristina Camorani, non sono una scrittrice, non sono abbastanza colta per farlo, sono semplicemente una mamma, una nonna e una moglie che ha due grandi passioni: amo cucinare e amo ballare. Queste due passioni hanno radici profonde che arrivano dalla mia mamma. Grande ballerina di liscio e grande cuoca, appassionata di cucina da sempre. Ho passato la mia infanzia girando tra le balere per accompagnarla mentre ballava e durante le gare di ballo. Ho questi ricordi di me seduta in qualche balera con i colori e i fogli da disegno, mentre mia madre ballava perché la sua era una vera forte passione, come lo era quella per la cucina.

Eleonora Landi

Eleonora Landi, classe 2002, nasce a Brescia per poi trasferirsi nel paesino natale della madre nel sud Italia. A 13 anni si ammala, ma nessun medico sa cosa abbia. Riceverà la diagnosi di Sindrome di Behçet solamente all’età di 21 anni. Per anni prova tante cure e cambia tanti ospedali, incontrando tante persone con storie particolari.
In uno dei tanti ricoveri ospedalieri, presa dalla monotonia, decide di installare musical.ly (ad oggi TikTok). Comincia a condividere la sua quotidianità con ironia coinvolgendo anche sua madre, conquistando il cuore delle persone per il loro bel rapporto.

Giuseppe De Michele

Giuseppe De Michele, per tutti Pino, schietto figlio della Lucania, è nato a San Giorgio Lucano, nel Parco del Pollino, il 15/1/’48. Da fanciullo sbarazzino, sotto la guida di un padre affettuoso ma rigoroso, ha faticato non poco per lasciare le radici lucane, e gli amici dei primi anni di scuola. Dopo l’approdo traumatico a Torino e gli studi regolari presso un Istituto salesiano, il successivo rientro al Sud e il conseguimento del diploma di geometra, il servizio militare forgia il suo carattere. Il ritorno a Torino e il lavoro nei cantieri del padre stabilizza i suoi progetti da imprenditore, fino a renderlo autonomo e a sposarsi ventiquattrenne con Anna Maria, docente di Lettere. Per migliorare professionalità e posizione sociale riprenderà anche gli studi alla Facoltà di Architettura di Torino.
Troverà la sua strada nel campo dell’edilizia privata e pubblica, partecipando con le sue due imprese ad appalti con numerosi Enti, amministrazioni pubbliche e Ministeri, sfiorando un mondo di committenze e subornazioni dalle quali non si lascerà corrompere.Gli Anni ’80 e ’90 vedranno l’imprenditore Pino impegnarsi nelle attività di rappresentanza della CNA, fino a diventare Vicepresidente nazionale della Federazione degli Edili e ricoprendo, dal 2008 al 2011, il ruolo di Vicepresidente del settore Lavori Pubblici nel Collegio dei Costruttori di Torino e provincia. Contemporaneamente, rileva il disfacimento della Prima Repubblica, sotto i colpi delle varie Procure.
Le speranze di Pino per una Italia più onesta lo convincono, alla fine degli Anni ’80, ad entrare nell’agone politico con la sua associazione “Alleanza dei Democratici”, che si ripromette di creare spazi di democrazia raccogliendo contributi culturali e progettuali tra i protagonisti della sinistra socialdemocratica e il centro liberaldemocratico.
Dagli Anni ‘90 per un trentennio Pino, prima come Coordinatore cittadino di Italia dei Valori, in seguito Segretario provinciale de “i Democratici” e poi della “Margherita”, cercherà di allevare speranze in uomini e donne provenienti dalla società civile, a sostegno delle forze sane del Paese per il governo delle città, delle Province, delle Regioni e per la nostra rappresentanza in Parlamento. Questo libro è il resoconto della sua vita spesa nella politica e per la politica, da lasciare in eredità ai giovani che oggi non si appassionano più alla res publica.

Mario Abrate

Mario Abrate, che nel 1961 aveva cinque anni, è di Torino ed ha lavorato per quasi quarant’anni nel settore della Giustizia Minorile.
È stato direttore degli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni di Torino e di Milano e dell’Istituto Penale Minorile di Pontremoli.
Nel 2008 ha fondato, insieme ad altri appassionati, l’associazione culturale “Amici di Italia ’61”. Cura inoltre il sito internet www.italia61.org e il gruppo Facebook “Esposizione Italia ’61”.

Pietro Capuzzimati

Pietro Capuzzimati è nato a Faggiano (Taranto) il 24 marzo 1937. Ha frequentato il liceo classico “Archita” di Taranto. Trasferitosi a Torino, si è laureato nella locale Università in Lettere Moderne con una tesi su “Aspetti della politica parlamentare dell’estrema sinistra dal 1882 al 1887” con il professore Alessandro Galante Garrone.
A Torino, per mantenersi agli studi, ha esercitato diversi mestieri: manovale generico, agente assicurativo, piazzista di attrezzature mediche, sguattero-cameriere alla mensa operaia della Riv, direttore di collegio e, finalmente, insegnante di Lettere nelle scuole medie.
Appassionato di musica, ha insegnato flauto dolce nei corsi di aggiornamento musicale durante la prima giunta Novelli. Ha pubblicato un libro di memorie, “I viaggi della rondine” con l’editore Antonio Dellisanti nel 2019.

Mirko Cianci

Mirko Cianci coniuga da sempre scritti e disegni, spaziando da studi etnografici alla poesia al racconto fantastico. Ha al suo attivo una ventina di titoli sugli argomenti suddetti. A tutt’oggi ha realizzato una raccolta di oltre 3000 disegni sulle culture alpine, valdostana in particolare. Tiene conferenze sul simbolismo ermetico, sul folklore, sulle religioni popolari, sui culti litici e, ovviamente, su fantasmi e vampiri. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali sulle incisioni rupestri.

Donato De Palma

Donato DE PALMA nasce a Pago Veiano (BN) il 19 Ottobre 1935 da una famiglia contadina. Da giovane svolge lavori da contadino. Si sposa nel 1959 e diviene padre di cinque figli. Emigra in Germania e in Svizzera. Ritorna in Italia e nel giugno del 1966 trova impiego presso un’impresa edilizia poi, nella primavera del 1967, riceve una lettera dalla FIAT che lo invita a presentarsi a Torino per essere assunto. Viene destinato allo stabilimento FIAT Lingotto, dove lavora fino al luglio del 1981, quando viene chiuso lo stabilimento. Messo in cassa integrazione per più di cinque anni, rientra nello Stabilimento di Mirafiori il 9 dicembre 1986 e vi lavora fino al 31 luglio 1997. Dall’agosto 1997 è in pensione e vive a Torino, dove risiede dal 1968. Per oltre dieci anni, dal 1985 al 1997, è impegnato anche delle Istituzioni della Città, eletto per tre legislature Consigliere nella Circoscrizione 5 di Torino. Da pensionato comincia a seguire gli eventi culturali e frequenta per diversi anni l’Università Popolare di Torino.. È autore di due libri di poesie pubblicati nel 2011 e nel 2017. Questa è la terza raccolta. Con modestia e fiducia nel futuro pensa di poter scrivere altre poesie.
La sua storia è raccontata dallo scrittore Salvatore Tripodi nel libro Mi hanno mandato lontano. Storia operaia alla Fiat Lingotto, Editore Bonanno, Roma 2015.