Silenzio parlante

Ho sempre scritto poesie. Fin da bambina, la scrittura è stata per me un rifugio, un modo per dare voce alle emozioni e ai pensieri più profondi.
Con il tempo, i miei versi hanno iniziato a raccontare storie di sofferenza e speranza, fino a intrecciarsi profondamente con la causa palestinese. Scrivere della Palestina è diventato il mio modo di affrontare il silenzio che circonda la sua storia e di trasformarlo in parole che possano essere ascoltate. Ho scelto il nome d’arte Silenzio Parlante per dare un significato a questa missione: ridare voce a chi è stato messo a tacere, costruire ponti tra chi ascolta e chi lotta per la giustizia.

Lucrezia Gozzi

Lucrezia Gozzi nasce a Milano il 28 giugno 2009. Frequenta il Liceo Scienze Umane e da sempre dipinge.
Dipinge non solo con pennello e colori, ma nel suo periodo più buio, nonostante la giovane età, ha impugnato la penna e ha dipinto la sua anima, accompagnando il lettore in un viaggio, fitto di mostri e tempeste.
Lucrezia non si è arresa e con disarmante coraggio ha messo nero su bianco le sue emozioni, come a voler tendere la mano a chi come lei ha toccato il fondo della paura.
Ora la farfalla ha ripreso a volare e così, con Un battito d’ali, dona, a se stessa e a noi tutti, Speranza e Futuro.

Gianni Giardiello

Gianni Giardiello (all’anagrafe Giovanni Antonio Giardiello), si è laureato nel 1964 in Pedagogia con il prof. Francesco De Bartolomeis. Nello stesso anno, ha iniziato la sua carriera scolastica come maestro elementare. E’ stato successivamente insegnante di lettere e direttore didattico. Dopo una parentesi quinquennale di impegno sindacale come segretario della CGIL Scuola di Torino, è stato ricercatore e formatore presso l’IRRSAE del Piemonte, dove ha contribuito alla progettazione e attuazione di programmi pluriennali di aggiornamento degli insegnanti e di formazione in servizio dei dirigenti scolastici.
L’impegno nell’associazionismo scolastico è stato una delle costanti del suo percorso personale e professionale, prima con il Movimento di Cooperazione Educativa e, successivamente con il Forum regionale per l’educazione e la scuola, che ha contribuito a fondare nel 2001 e con cui ha sviluppato le iniziative di politica scolastica e di ricerca azione che racconta in questo libro.
Ha sperimentato in classe, ha scritto, e soprattutto ha parlato molto, di organizzazione del lavoro nella scuola e di didattica della ricerca d’ambiente, storica, geografica e sociale. Su questi temi ha pubblicato fra gli altri, “Il punto sul Tempo Pieno: le scelte metodologiche” (La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1982); “Professione Maestro”, (con altri ed. SEI, Torino,1983); “Un modello organizzativo per l’attuazione dei nuovi programmi della scuola elementare”, (ed. IRRSAE Piemonte e Regione Piemonte, Torino, 1987) e, in collaborazione con Benvenuto Chiesa, “La ricerca e le scienze dell’uomo” (tre volumi per La Linea, Padova, 1976), “La ricerca geografica” (Aristea, Milano, 1978) e “Geografia dello Spazio Umano” (Atlas, Bergamo 1984).
Per Impremix ha curato i dieci Quaderni di documentazione delle Conferenze della Scuola 2011 /2022, promosse e gestite dal Forum, con la collaborazione di: Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, Università di Torino, Ufficio Scolastico Regionale, Gruppo Abele, Assessorati Istruzione di Regione, Comune To e Città metropolitana.

Franco Voghera

Franco Voghera è nato a Neive, in provincia di Cuneo, nel 1948 e da una decina d’anni risiede con la famiglia a Torino, dopo aver vissuto per trent’anni a Rivoli.
Ha svolto la professione di insegnante elementare ed è giornalista pubblicista.
Ha lavorato per oltre un ventennio in alcuni periodici locali e nella prima metà degli anni ‘90 è stato direttore del settimanale Rivoli 15.
Attualmente cura la redazione di notiziari per alcune associazioni di volontariato, tra cui quella del gruppo alpini di Rivoli Sota al Castel, di cui è direttore responsabile dal 2009.
È appassionato di storia ed è stato impegnato nella vita politica e sociale della città di Rivoli per il trentennio in cui vi ha abitato. Ha già pubblicato diversi libri: nel 1983 con Vanni Crippa e Rinaldo Stracquadanio Tra il dire e il fare, GoriEditore; nel 2008 Carlo Mastri. Una vita di valori, Edizioni del Graffi o; nel 2009 con Beppe Barbero, Elena Cattaneo e Pier Giorgio Longo Il 5° alpini è ancora tra noi, Susalibri Editrice; nel 2012 Guido Carbi. Storia di un partigiano, edizioni Comune di Val della Torre; nel 2014 Alpini di Rivoli. Una storia che dura da 90 anni e nel 2018 La Tridentina in Piemonte, entrambi di Susalibri Editrice.
Dal 2009 partecipa attivamente alla vita degli alpini di Rivoli e come direttore del giornale del gruppo cerca non solo di dare voce alle tante attività messe in campo dagli alpini rivolesi, ma anche di approfondire gli aspetti storici della vita degli alpini a livello locale.

Matteo D’Ambrosio

Classe 1974, di Torino.
È direttore della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci.
Bibliotecario dal 2001, responsabile della Biblioteca della Fondazione 2005 al 2017. Dal 2014 al 2016 ha coordinato il progetto “La biblioteca e l’archivio del Polo del ’900. Spazi, funzioni, servizi e attività”. Dal 2014 al 2020 è stato vicepresidente della Sezione Piemonte dell’Associazione Italiana Biblioteche. Dal settembre 2017 al maggio 2022 è stato Responsabile dell’Area Valorizzazione culturale e Audience Development del Polo del ‘900.

Teresa Santomarco Terrano

Teresa Santomarco Terrano (1964) vive a Saint-Vincent.Laureata in lettere moderne e in antropologia culturale ed etnologia. Ha realizzato alcune mostre di carattere etnografico e ha girato e montato alcuni video demo-etno-antropologici. Coltiva la passione per la poesia e la letteratura e due suoi racconti intitolati “Jule e la scacchiera i nonno Pierre” e “La Dama della cascata” sono stati pubblicati dalla Neos di Torino.

Evelina Lazzarin

Nata a Chiavari il 18 marzo 1960, vive la poesia come un percorso sacro e ispirato, un viaggio verso il senso profondo dell’esistenza. Laureata in Lettere Moderne nel 1985 con Edoardo Sanguineti, è docente di ruolo dal 1987, attualmente al Liceo delle Scienze applicate Giulio Natta di Sestri Levante. Affascinata da miti, simboli e testi sacri, attinge alla tradizione per far risuonare, nei suoi versi, le domande essenziali sull’essere umano. La sua raccolta Sintropia Alchemica invita a riscoprire la poesia come sentiero di ricerca interiore e dialogo con l’antica sapienza. Da anni tiene conferenze su poesia, letteratura, miti e tradizioni arcaiche, offrendo un’esperienza coinvolgente. Counselor diplomata, ha guidato uno sportello di ascolto per gli studenti, ispirata da una sincera passione per la relazione umana. Ama citare Majakovskij: “nell’anima non ho un solo capello bianco”, poiché i giovani sono per lei un “elisir di lunga vita”.

Francesco De Palo

Nasce a Ferno (VA) nel 1961. Ha lavorato una vita sui treni, guidandoli e appassionandosene.
Nel tempo libero si è sempre dedicato all’attività politica e per dieci anni è stato anche consigliere comunale a Cassano Magnago.
Francesco coltiva anche la passione per la corsa: ha disputato una ventina di maratone in Italia e all’estero conquistando nel 2019 il titolo di campione regionale lombardo di categoria.
È volontario del “Progetto Scuola Ferrovia” del Dopolavoro Ferroviario di Gallarate che lo porta a incontrare alunni dai cinque anni in su per parlare loro di treni e di vandalismo sui treni e nelle stazioni.
“Vittima finale” è l’ultimo capitolo di una trilogia che comprende “Vittima perfetta” (premiato nel 2022 a Lerici da “Percorsi letterari dal golfo dei poeti di Shelley e Byron”) e “Doppia vittima”: tre gialli in cui il commissario Vito Tarantino e la sua Banda sono i protagonisti di tre diverse storie che si possono leggere indipendentemente una dall’altra.

Danilo Fornasieri

Danilo Fornasieri è nato a Torino nel 1964. Imprenditore nel campo dei servizi informatici, appassionato da sempre di montagna, ricercatore e collezionista di minerali, amante dei viaggi nel deserto e di tutte le attività a contatto con la natura, spende il suo tempo tra il lavoro e le sue passioni.
Nell’anno del suo sessantesimo compleanno, ha deciso di pubblicare un romanzo ispirato al tema dell’avidità umana, che annichilisce lo spirito, che può portare a comportamenti delittuosi come la corruzione e la truffa e, ancor peggio, a tradire l’amicizia.

Alessio Sillo

Alessio Sillo (Rivoli, 1978) è laureato in Biotecnologie ed è dottore di ricerca in Immunologia e Biologia cellulare. Da tredici anni è docente di Scienze naturali nelle scuole secondarie di II grado, di ruolo dal 2018 presso il Liceo Darwin di Rivoli.
Ha sempre considerato la conoscenza del contesto storico-culturale di una scuola un elemento fondamentale per la sua identità e per il posizionamento della scala valoriale educativa della popolazione scolastica che la abita.
Questa è la sua prima pubblicazione non scientifica.

Gabriele “Rapanello” Cattarin

Gabriele Cattarin nasce in Svizzera, a St. Gallent, nel 1968, da papà italiano e mamma spagnola. Un fratello e una sorella più piccoli. Per tutta l’infanzia i viaggi sono stati all’ordine del giorno, misurarsi con diverse culture è sempre stato normale, soprattutto nel misurarsi con il cibo.
A 14 anni il primo lavoro estivo come commis di cucina in un rinomato ristorante del Varesotto e nello stesso tempo la scuola alberghiera. Al compimento dei 50 anni la svolta. Una piccola passione per Youtube, qualche coincidenza astrale, o il caso, lo portano a pubblicare qualche ricetta nei social, e nasce Rapanello, un canale social dedicato a ricette casalinghe per cercare di aiutare chi cerca ricette di cucina semplici con un occhio di riguardo anche (ma non troppo) alla parte salutista. Questa scelta di cambiare lavoro ha coinvolto anche la moglie, Beatrice, che funge da regista.
Il motto di Gabriele è “semplicità ad ogni costo”, con gli anni bisogna togliere, non aggiungere. Ecco dunque il suo primo libro dedicato a ricette semplici, modificabili, interpretabili, libere, ricette senza paura di sbagliare.

Cristina Camorani

Mi chiamo Cristina Camorani, non sono una scrittrice, non sono abbastanza colta per farlo, sono semplicemente una mamma, una nonna e una moglie che ha due grandi passioni: amo cucinare e amo ballare. Queste due passioni hanno radici profonde che arrivano dalla mia mamma. Grande ballerina di liscio e grande cuoca, appassionata di cucina da sempre. Ho passato la mia infanzia girando tra le balere per accompagnarla mentre ballava e durante le gare di ballo. Ho questi ricordi di me seduta in qualche balera con i colori e i fogli da disegno, mentre mia madre ballava perché la sua era una vera forte passione, come lo era quella per la cucina.