Silenzio parlante

Ho sempre scritto poesie. Fin da bambina, la scrittura è stata per me un rifugio, un modo per dare voce alle emozioni e ai pensieri più profondi.
Con il tempo, i miei versi hanno iniziato a raccontare storie di sofferenza e speranza, fino a intrecciarsi profondamente con la causa palestinese. Scrivere della Palestina è diventato il mio modo di affrontare il silenzio che circonda la sua storia e di trasformarlo in parole che possano essere ascoltate. Ho scelto il nome d’arte Silenzio Parlante per dare un significato a questa missione: ridare voce a chi è stato messo a tacere, costruire ponti tra chi ascolta e chi lotta per la giustizia.